Non sono un’esperta così attingo, con rispetto, agli insegnamenti di validi maestri ed ai testi di nobili autori, come Mark Epstein e Thich Nhat Hanh. Sintetizzerò qui il senso delle Quattro nobili verità che possono aiutare a comprendere la condizione di sofferenza che accomuna tutti gli esseri senzienti ... può essere un primo passo per proseguire nella ricerca.
- dukkha - l'universalità del dolore
- il sorgere, o l'origine del dukkha - la diagnosi
- la cessazione del dukkha - l'estinzione
- il sentiero che conduce alla cessazione del dukkha - la terapia
Dukkha è un termine difficile da tradurre, non è solo sofferenza, ma riguarda tutti gli aspetti del ciclo vitale (samsāra) al quale tutti gli esseri sono assoggettati come l’impermanenza, la vacuità e altro.
Nel samsāra gli esseri sperimentano quattro sofferenze principali: nascita, vecchiaia, malattia e morte; inoltre provano di conseguenza alcune sofferenze secondarie come: ottenere quello che non si desidera; non ottenere quello che si desidera; non riuscire a mantenere quello che si ha.
M. Epstein nel suo libro "Pensieri senza un pensatore" evidenzia come, la psicologia buddhista, può essere d’ispirazione e integrata nella pratica da tutti coloro che operano nella relazione d’aiuto.
Riporto qui il capitolo “Le Verità del Buddha” aiuta a toccare un tema profondo e difficile; Epstein espone, ad una mente occidentale, il percorso dalla malattia alla salute mentale, da mente esperta, evidenziando che il dolore è radicato in ogni evento della vita umana e può essere compresa da chiunque sia disposto ad accettare la propria esperienza esistenziale per quella che è. Saranno riportate in sintesi alcune riflessioni di Thich Nhat Hanh che, come sempre e con parole semplici, aiuta a comprendere come la nostra sofferenza è anche la sofferenza della coscienza collettiva dei nostri tempi (“L’unico mondo che abbiamo”).
Mark Epstein


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