giovedì 7 febbraio 2013

La ciotola è il recipiente della misura appropriata

Non c’è più armonia attorno a noi, il nostro pianeta è sempre più malato, avvelenato dai consumi e processi di produzione inconsapevoli. L'allevamento massiccio di animali da macello è la causa maggiore dell’inquinamento delle acque;  si radono al suolo foreste generando squilibri climatici che causano l'aumento delle zone desertiche; la maggior parte delle coltivazioni di cereali non sono destinate per il nutrimento della popolazione, ma per fare alcolici e alimentare gli allevamenti di animali. L’agricoltura industriale, dominata dalle multinazionali, è largamente responsabile per aver creato un sistema alimentare deviato nel quale un miliardo di persone soffre di obesità, mentre ottocentoquaranta milioni di persone soffrono la fame. Abbiamo creato una società, dove i ricchi sono sempre più ricchi mentre i poveri affondano in una miseria sempre più disperata. Le leggi in vigore non hanno la forza di intervenire sugli abusi di potere, i media enfatizzano consumo e ricchezza materiale generando degrado, violenza, corruzione e distruzione. Abbiamo la presunzione di poter esercitare un controllare eccessivo sulla natura al punto di arrivare all’esaurimento delle risorse non rinnovabili. Dobbiamo fare qualcosa per smuovere le persone e risvegliarci alla responsabilità collettiva, imparare un nuovo modo di vivere per dare alle nuove generazioni una possibilità di avere un futuro, ma soprattutto ciascuno di noi deve agire nella sfera della sua stessa vita perché la trasformazione non può compiersi senza il cambiamento individuale. 


 “Gli esseri umani e la natura sono inseparabili … danneggiare la natura significa danneggiare noi stessi e viceversa”" Mangiare in consapevolezza ci permette di coltivare in noi i semi della compassione e della comprensione"

 Thich Nhat Hanh

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