La nostra storia narra il
trascorso, più cose che vorremmo obiettare e altre replicare … E resta il
ricordo non nostalgia, come un sentimento che vorrei scatenare per restituire energia
a questi tempi che morti non sono e pur sono dolorosi più del morire.
Sembra di entrare nei gironi
infernali, ci sono i ribelli, i golosi, gli usurai, i violenti, gli irati, i fraudolenti,
i traditori …. Danni incalcolabili che
hanno spinto una moltitudine di esseri a non reggere più illegalità e sperequazioni.
Troppa gente da annientare in un programma oppositore. E come non potrebbe essere diversamente se il
65% delle famiglie ha un reddito insufficiente… indicatori crucciali. Io stessa
come insegnante e con un canone di locazione di 650 € al mese ho serie
difficoltà, eppure lavorando, mi trasforma in una privilegiata. Come risanare? Con quali mezzi? Tutti vogliamo
risalire l’arduo pendio e andare controcorrente per superare il malessere con
giuste motivazioni. Mi chiedo se possiamo affidarci a un unico “eroe” soffocando
le voci di altri cori che non si esprimono solo per contestare. C’è bisogno di
luce, di accordi, di prepararci insieme nel cambiamento e nella formazione di alleanze
che avvicinano idee e obiettivi di fronte
a un problema sociale enorme. Quando il mal-essere si diffonde, ogni
mezzo è forma di espressione liberante.
La rabbia libera?

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