La crescita dei fallimenti economici non è del
pensionato, del lavoratore, di una madre, di un malato o di uno studente….
Eppure ogni ricerca, per trovare una soluzione, colpisce il pensionato, il
lavoratore, la sanità, la famiglia e la scuola. Ci troviamo, incessante-mente, in
questo girone infernale-samsarico, chiamiamola vita quotidiana così chiara nel dipinto
tibetano della ruota della vita con tutti i suoi regni.
La politica è espressione del nostro egoismo
e comincio a spoetizzare chi, con forme
populiste, propaganda quanto sia importante il mio contributo alla Polis per il
benessere della collettività, per salvare la famiglia, per dare maggiori
speranze ai giovani, per migliorare la qualità della vita … togliendo ai tanti
al fine di condurci alla felicità …. L’emergenza è umana
La sofferenza non ha confini, la ricerca della
felicità è infinita e quindi è dolore. Non soffre solo chi non ce la fa, chi è
povero, chi non ha lavoro, … ma tutti. Non possiamo più essere considerati solo
come strumenti di queste istituzioni per stabilizzare gli equilibri suggeriti …
non è sufficiente!
Il vivere è la chiave della nostra presenza, forse
non è una libera scelta, forse non è espressione di una semplice volontà e così
diventa quasi irrazionale il desiderare di stare bene perché è inappagato …. Intendo
con questo il modo con cui, chi ha potere di decisione, ci “guida” in questa esistenza.
Decisioni scarse che ostacolano le
nostre possibilità di scelta, il male prevale e se pur lo rifiuto esso filtra,
irrompe nel quotidiano e condiziona. Pervade come legale ed è compreso ed
emulato. Così, per sopportare soggioghiamo la volontà altrui. Ecco perché profondamente
mi ribello.
Samsara
è un
termine che
la nostra era ha
perso; è il ciclo immenso che unisce ogni essere vivente alla vita,
che sia passata,
presente o futura, interna o esterna, che sia mia o quella degli altri
e se lo dimentichiamo …. continua!