domenica 12 maggio 2019

Il mondo che creiamo


 
Assistiamo ogni giorno a fatti di dolore e di gioia, … Due aspetti di uno stesso mondo? Quante volte ci poniamo questa domanda, eppure conviviamo con la dualità da tempi remoti dove inferni e paradisi ci accompagnano. E poi troviamo dei simulatori di saggezza che offrono ricette “spirituali” di ogni genere, cure per il corpo e la mente e insegnano cosa è bene e cosa è male. Ma questo nessuno può deciderlo. Lo scempio è ormai ovunque. E’ un inferno che tocca tutti, anche su coloro che per raggiungere ricchezza personale non si cura dell’ambiente e delle persone più deboli. A nulla servono le intimazioni delle varie culture religiose riguardanti l’Inferno, (le religioni su alcune cose hanno dei punti in comune) o le opere di vari scrittori né i cerchi infernali danteschi , oggi Dante  non saprebbe dove collocare i vari “peccatori” dell’era moderna. L’inverno che viviamo è pieno di egoismo, odio, rabbia, lo creiamo in ogni atto di violenza verso ogni cosa … Qui viviamo la pena del danno e dei sensi e la dannazione non è causata da una divinità che sia Dio, Jaweh, Allah, Brahma o altro, ma dall'uomo che rifiuta il dono che la natura gli offre perdendo  il vero senso dell’amore. L’inferno e il paradiso esistono solo nel modo in cui ci mettiamo in relazione con la vita, ma ancora non siamo consapevoli che siamo in mezzo a uno spazio sacro, un Pianeta che ci nutre e protegge … noi, lentamente, lo stiamo demolendo.  Tuttavia possiamo ancora cambiare.

C’è chi nella sofferenza e nella povertà materiale ritrova l’equilibrio e la gioia e chi nella ricchezza reale o in un ruolo sociale superiore, incontra fragilità e tormento. Il maestro guida è ovunque, l’effetto della sua presenza dipende solo da come ognuno di noi vede, vive, sente le cose. E osservando con occhi diversi (intendo quell’andare oltre al senso della vista) tutto ciò che accade, possiamo accogliere senza turbamenti le condizioni così come sono, così come devono essere. Non sono la mia rabbia o l’ingiustizia che aiutano a cambiare le cose, anche se trovo importante provare un risentimento, a volte è necessario dirselo, siamo umani … poi vedi che passa. E' un’esperienza, la vita mi ha insegnato ad accogliere ogni momento per quello che è. Negarlo, odiarlo, inferire contro chi o cosa l’ha generato, non cambia le cose …. Anzi, le peggiora!

 
 
 
Eckhart Tolle nel suo libro “Il potere di adesso” scrive: “ Ciò che percepiamo come male, dal nostro punta di vista limitato e soggettivo, fa in realtà parte del bene superiore che non ha contrario e che per ora non siamo in grado di vedere”.


I media danno forza al male, alle guerre, alla povertà, all’inquinamento, alla corruzione, a ogni tipo di violenza …. E lo fanno con tanta enfasi da farci sentire fragili, impauriti, arrabbiati e inevitabilmente vendicativi. Se farci del male, è una condizione di questa realtà, lo è anche farci del bene. E’ sulle nostre paure che dobbiamo fare un passo se vogliamo crescere in consapevolezza.
 
 
 
 

lunedì 4 febbraio 2019

Questa nostra Terra


Tutti si risvegliano quando frane, valanghe, inondazioni,  … distruggono le proprietà e i beni comuni. L’essere umano ha lasciato una negativa traccia di sé sulla Terra. Il mondo in cui viviamo è fragile e si rompe ad ogni bisogno umano. Quando la vita in ogni sua apparenza è minacciata, si adatta cambiando forma … e la natura lo fa bene. A noi le conseguenze!





Dopo il danno si cerca di riparare, come la grande battaglia intrapresa contro la plastica che consumiamo e inquiniamo. E dopo la devastazione e la moria d’infiniti esseri, la tecnologia ci dà una mano trovando rimedi ad alti costi, per risucchiarla dai mari e dai fiumi. E poi vedo che oltre alla plastica, in tutte le sue forme, si producono miliardi di cialde da caffè in tutto il mondo. Non solo non si sente più quell’aroma antico del caffè macinato ma oggi stanno creando milioni di tonnellate di rifiuti. A nulla serve dare responsabilità ai consumatori nell’acquistare beni per limitare l’impatto ambientale se sono poi indotti, con l’inganno e l’ipnosi pubblicitaria, a inquinare, dilapidando ricchezza per una vita migliore.



Dalle idee che ci formiamo, nascono tanti appelli all’azione. Vogliamo pace, giustizia, salvare il pianeta, accogliere chi chiede aiuto, … tante le testimonianze di violenza e distruzione cui assistiamo. Contro i sistemi sociali oppressivi e ingiusti ci affidiamo alle petizioni e ci aggreghiamo con i promotori quasi appagati per avere posto la nostra firma e convinti di avere risolto così ogni controversia. Tanti gli appelli e tante le firme, ma a nulla servono se non c’è l’azione individuale. Se vogliamo davvero avviare un risveglio collettivo e migliorare questo pianeta, cominciamo da ognuno di noi con l’agire ogni giorno ecologicamente, scegliendo politici favorevoli a utilizzare le risorse finanziarie, destinate agli armamenti che distruggono tante vite umane, per salvare la Terra, contrastare gli allevamenti intensivi e le deforestazioni con una maggiore consapevolezza dei consumi e altro ancora. Ma soprattutto nell’educare i figli e gli studenti a camminare per andare a scuola, a praticare la consapevolezza dell’interdipendenza con ciò che li circonda, che ogni essere è prezioso … Noi e la natura siamo inseparabili, se la natura si ammala, inevitabile che il contagio si propaga e a nulla ci servirà d’aiuto tutta la ricchezza accumulata …