venerdì 28 novembre 2014

Novembre





      Grigi dì
      scivolano tediosi.
      D’umori ingrati.
      E mi oriento
      nel ricercare.
      Forse i colori?
      L’anima rimescola,
      c’è una luce laggiù!

      Un nuovo respiro.



venerdì 21 novembre 2014

Biocidio




Qualcuno ha coniato un nuovo termine “biocidio” e mi trova in accordo perché i reati verso la Terra, anima per lo sviluppo della vita, sono contro la vita stessa e sono imperdonabili. La sentenza ETERNIT illumina una realtà che non ha fine su quei reati ambientali così ignorati o prescritti. Ma oggi si valorizza l’abilità di quello stormo di avvocati nel tutelare gli imputati eccellenti capaci di vincere il tempo tra cavilli, leggi, leggine, e regolamenti burocratici di cui noi siamo sommersi, come l’oceano quando divora le isole. Non mi commuovono le “sensibili” parole del Premier nel sostenere che la domanda di giustizia sollecita una riforma perché “ i dolori non hanno fine”. Come potrei pretendere dall’istituzione parlamentare la risoluzione del problema quando, chi deve fare la riforma, è interessato a bloccarla in quanto imputato? A loro non importa il costo sociale e umano … a me sì! I danni del biocidio sono incalcolabili!

La cultura non si fa  a suon di leggi e decreti!



martedì 11 novembre 2014

L'arte della Bugia


 
 
Per quanto tempo dobbiamo tollerare le bugie?  Un capo di un Governo si  esalta celebrando il suo mandato come costruttore del futuro, grazie a Lui, le tasse vanno giù e lo Stato risparmia. Bugia! Conosciamo gli effetti che producono i tagli lineari sulla nostra pelle. Altro che risparmi, è un furto perpetuato dal 2009 su tutti i dipendenti pubblici. Un furto che non possiamo più ignorare, per questo, come insegnante di Economia Politica, sosterrò una controinformazione, le nuove generazioni devono conoscere la verità. E' un stillicidio senza precedenti: blocco del turnover, blocco del contratto, espropriazione del diritto agli scatti di anzianità (unici in Europa). Non si può più tacere signor Renzi di fronte ai disagi di molti dipendenti: ferie senza vacanza, figli disoccupati, case in affitto, ci fate morire nel lavoro togliendoci dignità e respiro. Non leggo, signor Presidente, nella Sua “ Legge di Stabilità” nessun taglio ai “dipendenti” che ideologicamente si occupano di risollevare l’Italia. Quelli che “se mi abbassano lo stipendio non potrò mantenere la mia famiglia” (è il caso dell’usciere che, con 40 anni di anzianità ha uno stipendio di 10.477, mentre un insegnante, sempre dopo 40 anni di servizio ne prende circa 1800). Quelli che, nonostante la condanna per corruzione, concussione, peculato, percepiscono un vitalizio quasi il triplo dello stipendio di un infermiere, di un’insegnante, di un vigile del fuoco e quant’altro. Quelli che, nonostante le promesse fatte (sic!) durante la campagna elettorale, hanno votato contro la riduzione degli stipendi dei parlamentari … Già, dimenticavo, tra i concetti dottrinali della Costituzione, s'insegna che la delega dei nostri rappresentanti è senza vincolo di mandato. E il taglio del tetto alle pensioni super? Articolino amputato nella legge di stabilità  mentre nella sua arringa iniziale era un suo punto di forza. Dove sta il principio etico di fronte  a una società che soffre? E che dire della progressione meritocratica degli insegnanti? Chi annunciare grandi cambiamenti suscitando speranze, rischia di fomentare frustrazioni e sfiducie. Senza addentrarmi sulla questione "quota 96" (vergogna), sulla fatica di un’insegnante over60, (invecchiare a scuola con bambini e adolescenti non è funzionale né dignitoso) o sul volontariato mai riconosciuto e che ha fatto crescere la scuola, mi chiedo: Come avverrà l’annunciata assunzione delle migliaia di precari? Come sarà attuata la valutazione del merito giacché in classe si è soli con 25/30 alunni? E’ forse più abile un insegnante che promuove tutti? O forse chi trascura gli alunni e si dedica alle attività extra orario, coerenti col sistema economico del mercato (più attività - più meriti)? O forse chi si espande in progetti alternativi visibili ai media (tanto per fare pubblicità e voce) trascurando il vero senso dell’educazione? E mentre i nostri giovani si ammalano di tecnologia, disattivando alcune abilità come la scrittura, la fantasia, la ricerca, la lettura, uno spettro si aggira tra le classi. Il drone insetto osservatore! Qualcuno dovrà pur spiarci! Come sarebbe poi possibile concorrere per avere 60 euro in più al mese se non ci sono informazioni certe e indiscutibili?
Ovviamente la nostra scuola rispetta  l’idea della ministra Giannini, dalla chioma bionda, si deve cancellare lo schema : “più capelli bianchi più euro” … e sì, si deve abolire quel meccanismo mangia soldi di chi ha sacrificato la vita nella scuola e che in cambio ha ricevuto il blocco del contratto, l’eliminazione degli scatti e l’allontanamento della meritata pensione. Ma come si può stare in classe a 63 ad accudire, educare, soddisfare le esigenze di 28 bambini dai 3/5 anni o adolescenti dai 15 ai 18 anni? Demenziale! ! E tutto questo mentre una giovane e motivata precaria aspetta di subentrare e crearsi un futuro. Già, può aspettare!
Siamo una categoria distratta, troppo attratti dall'uomo  che sa parlare bene in tv. Lui non ascolta le grida della piazza, non sente la rabbia di chi, cinquantenne, non troverà più il lavoro, non si cura delle condizioni dei precariato a tempo indeterminato …. Lui si occupa di tutto incantando tutti come un cobra. Non c’è sentimento in quel confronto tra numeri, Renzi conta, umilia il milione della piazza esaltando i 60 milioni rimasti a casa. A vedere Leopolda? Forse non sa che molti non disponevano dei mezzi per pagare il viaggio e che in quella piazza c’erano gli “apolidi della sua sinistra”, quelli che ha tradito nell’idea e nei fatti. “Respect” gridano i nonni, le mamme, gli studenti, i lavoratori, i disoccupati. Respect lo chiede una società non debole, non superata, non antica. Dire che “la piazza non troverà ascolto” mi ha fatto sussultare, riporta indietro a una data di triste memoria ...
Solo la rivolta dei poliziotti ha ottenuto un effetto mentre a scuola, con la “Buona frottola”, ci tengono forzatamente pazienti con la minaccia dei ricorsi e la meritocrazia. E’ così, non serve sprecare il tempo nel capire chi ricopre ruoli di potere, poiché hanno la capacità di alimentare rabbia, indignazione, condanna … e poi? A che servirebbe? La storia umana si ripete nelle sue ingiustizie e ineguaglianze sociali.
                                                                  
 

martedì 29 luglio 2014

Passaggi dell’incompleto


 
foto scattata all'Istituto Lama Tzong Kapa
 
C’è qualcosa di molto più grande oltre i pensieri, non sempre è facile discernere ciò che succede nella realtà e vano è il tentativo di fermare le cose orribili che accadono in ogni momento. Mi vengono in mente tante cose, ingiustizie, ineguaglianze, sfruttamento. Posso lanciare accuse, sdegnarmi e preoccuparmi di cosa accade nella mia mente, ma essa mi porta ovunque. Le sofferenze del presente mi proiettano nel futuro, pianifico così soluzioni: vorrei questo e anche quello …. Poi scopro che è solo un sogno! Qualcuno dice che è saggio stare con le cose per come sono, ma è così difficile abbandonare l’indignazione pur sapendo che logora.
A volte si è presi nel troppo fare e si perde il silenzio dell’ascoltare. E, in quel breve tempo di quiete concessa, ritrovo l’attenzione. Qualcosa si trasforma, anche se non so come. Quando mai rivivrò ciò che sto sperimentando? Sono così distratta che non sempre comprendo che ogni momento è unico e che questo può accadere ovunque e per ogni situazione, eppure capita che ci svegliamo …. Neonati per ogni cosa solo se presenti e svegli.
In questa nostra realtà convenzionale non si butta via nulla, è la base del nostro esistere, ma non libera se diventa la nostra unica ancora di salvezza. La guarigione dell’anima non è un farmaco, non è un’illusione, un sogno, una promessa, … ma la capacità di conoscere la mente, non solo per ciò che apprende e riconoscendo chi lo comprende. La consapevolezza aggiunge altro, offre nuove intuizioni e possibili momenti di guarigione dall’infelicità. Ciò che ci sembra impossibile, proibitivo o nemico diventa amabile, disponibile, comunicativo e le antiche ferite si cicatrizzano consapevolmente. Il segno resta non come ferita ma come esperienza e riconciliazione e questo dona spazio alla mente e al cuore.
 
 
 

domenica 27 luglio 2014

La meraviglia del cambiamento


Fantastico! Presa al volo mentre si nutre … che bellezza! è così raro cogliere momenti simili... ma accadono
 
 foto di Gabriella Parra

-         Le farfalle hanno bisogno di un po’ di tempo, ma poi si fidano, è quando accadono avvenimenti inconsueti o fuori dalla nostra osservazione convenzionale che comprendiamo la complessità delle cose e come tutto, in qualsiasi modo, funziona e ruota nell’esistenza ....

Nicola: a quel punto le parole sono sempre insufficienti, ma non lo si può afferrare e descrivere, accade

-         è così.... "accade"

Nicola: a ben vedere. gli avvenimenti sono tutti inconsueti, ma noi li distinguiamo in consueti e inconsueti; forse perché gli uni fanno parte delle nostre abitudini e gli altri dello spazio e apertura generato dall'interruzione di una abitudine al contatto con un evento

-         l'esperienza separa, umanamente è così. La saggezza unisce

Nicola: ti accorgi che sta accadendo quando sorge meraviglia

-         la conoscenza umana non ha confini e, a ogni passo di consapevolezza, si aggiunge qualcosa che non è mai completezza.... il percorso è infinito fino a che non resta la consapevolezza della vacuità

Nicola: la meraviglia non risiede tra le complicazioni

-         ... allora restiamo meravigliati per tutto ciò che accade.... ;-)

Nicola: si, ma non come certe farfalle - la falena - che si meraviglia della luce e ci si butta dentro finendo arrostita

-         se l'umano cade nella trappola dell'ignoranza è come una falena che quando vede la luce resta fulminata.


 

domenica 6 aprile 2014

Pensieri


Se le cose sembrano riportarci nel caos è bene prendere coscienza e andare  avanti. Si ricade e ci si rialza in un ciclo incessante, quasi inevitabile…  ma non è detto che il momento successivo sia più violento. Possiamo fare altri tentativi senza dover obbedire alle pressioni esterne e all’angoscia dei pensieri…

I pensieri prendono forma e cambiano la realtà …. a questo chiacchiericcio pensante  diamo corpo e importanza, consolidando ciò che non è reale.  Pensieri stupendi, pensieri sgradevoli … un lavorio senza sosta. Non è un male se un pensiero negativo viene e poi se ne va, impedisce all’afflizione di diventare certezza. E’ quando mette radici che c’incastra, imprigionandoci in uno stato mentale doloroso ….