Assistiamo ogni giorno a
fatti di dolore e di gioia, … Due aspetti di uno stesso mondo? Quante volte ci
poniamo questa domanda, eppure conviviamo con la dualità da tempi remoti dove
inferni e paradisi ci accompagnano. E poi troviamo dei simulatori di saggezza
che offrono ricette “spirituali” di ogni genere, cure per il corpo e la mente e
insegnano cosa è bene e cosa è male. Ma questo nessuno può deciderlo. Lo
scempio è ormai ovunque. E’ un inferno che tocca tutti, anche su coloro che per
raggiungere ricchezza personale non si cura dell’ambiente e delle persone più
deboli. A nulla servono le intimazioni delle varie culture religiose
riguardanti l’Inferno, (le religioni su alcune cose hanno dei punti in comune)
o le opere di vari scrittori né i cerchi infernali danteschi , oggi Dante non saprebbe dove collocare i vari “peccatori”
dell’era moderna. L’inverno che viviamo è pieno di egoismo,
odio, rabbia, lo creiamo in ogni atto di violenza verso ogni cosa … Qui
viviamo la pena del danno e dei sensi e la dannazione non è causata da una
divinità che sia Dio, Jaweh, Allah, Brahma o altro, ma dall'uomo che rifiuta il
dono che la natura gli offre perdendo il
vero senso dell’amore. L’inferno e il paradiso
esistono solo nel modo in cui ci mettiamo in relazione con la vita, ma ancora
non siamo consapevoli che siamo in mezzo a uno spazio sacro, un Pianeta che ci
nutre e protegge … noi, lentamente, lo stiamo demolendo. Tuttavia possiamo ancora cambiare.
C’è chi nella sofferenza e
nella povertà materiale ritrova l’equilibrio e la gioia e chi nella ricchezza
reale o in un ruolo sociale superiore, incontra fragilità e tormento. Il
maestro guida è ovunque, l’effetto della sua presenza dipende solo da come
ognuno di noi vede, vive, sente le cose. E osservando con occhi diversi
(intendo quell’andare oltre al senso della vista) tutto ciò che accade,
possiamo accogliere senza turbamenti le condizioni così come sono, così come
devono essere. Non sono la mia rabbia o l’ingiustizia che aiutano a cambiare le
cose, anche se trovo importante provare un risentimento, a volte è necessario
dirselo, siamo umani … poi vedi che passa. E' un’esperienza, la vita mi ha
insegnato ad accogliere ogni momento per quello che è. Negarlo, odiarlo,
inferire contro chi o cosa l’ha generato, non cambia le cose …. Anzi, le
peggiora!
Eckhart Tolle nel suo libro “Il potere di adesso”
scrive: “ Ciò che percepiamo come male, dal nostro punta di vista limitato e
soggettivo, fa in realtà parte del bene superiore che non ha contrario e che
per ora non siamo in grado di vedere”.
I media danno forza al male, alle guerre, alla
povertà, all’inquinamento, alla corruzione, a ogni tipo di violenza …. E lo
fanno con tanta enfasi da farci sentire fragili, impauriti, arrabbiati e
inevitabilmente vendicativi. Se farci del male, è una condizione di questa
realtà, lo è anche farci del bene. E’ sulle nostre paure che dobbiamo fare un
passo se vogliamo crescere in consapevolezza.