Tutti si risvegliano quando frane,
valanghe, inondazioni, … distruggono le
proprietà e i beni comuni. L’essere umano ha lasciato una negativa traccia di
sé sulla Terra. Il mondo in cui viviamo è fragile e si rompe ad ogni bisogno
umano. Quando la vita in ogni sua apparenza è minacciata, si adatta cambiando
forma … e la natura lo fa bene. A noi le conseguenze!
Dopo il danno si cerca di riparare, come la grande
battaglia intrapresa contro la plastica che consumiamo e inquiniamo. E dopo la
devastazione e la moria d’infiniti esseri, la tecnologia ci dà una mano
trovando rimedi ad alti costi, per risucchiarla dai mari e dai fiumi. E poi
vedo che oltre alla plastica, in tutte le sue forme, si producono miliardi di
cialde da caffè in tutto il mondo. Non solo non si sente più quell’aroma antico
del caffè macinato ma oggi stanno creando milioni di
tonnellate di rifiuti. A nulla serve dare responsabilità ai consumatori nell’acquistare
beni per limitare l’impatto ambientale se sono poi indotti, con l’inganno e
l’ipnosi pubblicitaria, a inquinare, dilapidando ricchezza per una vita
migliore.
Dalle idee che ci formiamo, nascono tanti appelli
all’azione. Vogliamo pace, giustizia, salvare il pianeta, accogliere chi chiede
aiuto, … tante le testimonianze di violenza e distruzione cui assistiamo.
Contro i sistemi sociali oppressivi e ingiusti ci affidiamo alle petizioni e ci
aggreghiamo con i promotori quasi appagati per avere posto la nostra firma e
convinti di avere risolto così ogni controversia. Tanti gli appelli e tante le
firme, ma a nulla servono se non c’è l’azione individuale. Se vogliamo davvero
avviare un risveglio collettivo e migliorare questo pianeta, cominciamo da
ognuno di noi con l’agire ogni giorno ecologicamente, scegliendo politici
favorevoli a utilizzare le risorse finanziarie, destinate agli armamenti che
distruggono tante vite umane, per salvare la Terra, contrastare gli allevamenti
intensivi e le deforestazioni con una maggiore consapevolezza dei consumi e altro
ancora. Ma soprattutto nell’educare i figli e gli studenti a camminare per
andare a scuola, a praticare la consapevolezza dell’interdipendenza con ciò che
li circonda, che ogni essere è prezioso … Noi e la natura siamo inseparabili,
se la natura si ammala, inevitabile che il contagio si propaga e a nulla ci
servirà d’aiuto tutta la ricchezza accumulata …