lunedì 4 febbraio 2019

Questa nostra Terra


Tutti si risvegliano quando frane, valanghe, inondazioni,  … distruggono le proprietà e i beni comuni. L’essere umano ha lasciato una negativa traccia di sé sulla Terra. Il mondo in cui viviamo è fragile e si rompe ad ogni bisogno umano. Quando la vita in ogni sua apparenza è minacciata, si adatta cambiando forma … e la natura lo fa bene. A noi le conseguenze!





Dopo il danno si cerca di riparare, come la grande battaglia intrapresa contro la plastica che consumiamo e inquiniamo. E dopo la devastazione e la moria d’infiniti esseri, la tecnologia ci dà una mano trovando rimedi ad alti costi, per risucchiarla dai mari e dai fiumi. E poi vedo che oltre alla plastica, in tutte le sue forme, si producono miliardi di cialde da caffè in tutto il mondo. Non solo non si sente più quell’aroma antico del caffè macinato ma oggi stanno creando milioni di tonnellate di rifiuti. A nulla serve dare responsabilità ai consumatori nell’acquistare beni per limitare l’impatto ambientale se sono poi indotti, con l’inganno e l’ipnosi pubblicitaria, a inquinare, dilapidando ricchezza per una vita migliore.



Dalle idee che ci formiamo, nascono tanti appelli all’azione. Vogliamo pace, giustizia, salvare il pianeta, accogliere chi chiede aiuto, … tante le testimonianze di violenza e distruzione cui assistiamo. Contro i sistemi sociali oppressivi e ingiusti ci affidiamo alle petizioni e ci aggreghiamo con i promotori quasi appagati per avere posto la nostra firma e convinti di avere risolto così ogni controversia. Tanti gli appelli e tante le firme, ma a nulla servono se non c’è l’azione individuale. Se vogliamo davvero avviare un risveglio collettivo e migliorare questo pianeta, cominciamo da ognuno di noi con l’agire ogni giorno ecologicamente, scegliendo politici favorevoli a utilizzare le risorse finanziarie, destinate agli armamenti che distruggono tante vite umane, per salvare la Terra, contrastare gli allevamenti intensivi e le deforestazioni con una maggiore consapevolezza dei consumi e altro ancora. Ma soprattutto nell’educare i figli e gli studenti a camminare per andare a scuola, a praticare la consapevolezza dell’interdipendenza con ciò che li circonda, che ogni essere è prezioso … Noi e la natura siamo inseparabili, se la natura si ammala, inevitabile che il contagio si propaga e a nulla ci servirà d’aiuto tutta la ricchezza accumulata …