foto scattata all'Istituto Lama Tzong Kapa
C’è qualcosa di molto più grande oltre i
pensieri, non sempre è facile discernere ciò che succede nella realtà e vano è
il tentativo di fermare le cose orribili che accadono in ogni momento. Mi
vengono in mente tante cose, ingiustizie, ineguaglianze, sfruttamento. Posso
lanciare accuse, sdegnarmi e preoccuparmi di cosa accade nella mia mente, ma
essa mi porta ovunque. Le sofferenze del presente mi proiettano nel futuro,
pianifico così soluzioni: vorrei questo e anche quello …. Poi scopro che è solo
un sogno! Qualcuno dice che è saggio stare con le cose per come sono, ma è così
difficile abbandonare l’indignazione pur sapendo che logora.
A volte si è presi nel troppo fare e si
perde il silenzio dell’ascoltare. E, in quel breve tempo di quiete concessa,
ritrovo l’attenzione. Qualcosa si trasforma, anche se non so come.
Quando mai rivivrò ciò che sto sperimentando? Sono così distratta che non sempre
comprendo che ogni momento è unico e che questo può accadere ovunque e per ogni
situazione, eppure capita che ci svegliamo …. Neonati per ogni cosa solo se presenti e
svegli.
In questa nostra realtà convenzionale non si butta
via nulla, è la base del nostro esistere, ma non libera se diventa la nostra
unica ancora di salvezza. La guarigione dell’anima non è un farmaco, non è
un’illusione, un sogno, una promessa, … ma la capacità di conoscere la mente,
non solo per ciò che apprende e riconoscendo chi lo comprende. La
consapevolezza aggiunge altro, offre nuove intuizioni e possibili momenti di
guarigione dall’infelicità. Ciò che ci sembra impossibile, proibitivo o nemico
diventa amabile, disponibile, comunicativo e le antiche ferite si cicatrizzano
consapevolmente. Il segno resta non come ferita ma come esperienza e
riconciliazione e questo dona spazio alla mente e al cuore.