Non è la rivoluzione che si pensava, ma un dramma
dove cattivi e buoni non sono definibili, la responsabilità non trova la verità
che resta nascosta. Tutti vogliono punizioni ineccepibili, ogni leader cerca
credibilità e sostegno dal suo popolo, appoggi da ogni parte del pianeta, ma
c’è anche paura ... l’uso delle armi chimiche è qualcosa che non fa fare sogni
tranquilli, come destabilizza la crisi economica e l’arroganza politica.
“Su in alto tra
le montagne, aveva piovuto per tutto il giorno. Non una pioggia dolce e
gentile, ma uno di quei rovesci torrenziali che inondano le strade maestre e
sradicano alberi sulle pendici, provocando frane e la nascita di fragorosi
torrenti, che poi si esauriscono in poche ore”.
Così inizia il
capitolo 11 POLITICA nel testo “ La mia strada è la tua strada” nel primo
volume “Meditazioni sul vivere” di Jiddu Krishnamurti … e prosegue…
“Avete
osservato, in giornali e riviste, la quantità di spazio riservato alla
politica? … la vita politica ed economica è diventata di suprema importanza ….
comodità, denaro, posizione, potenza, sembrano dominare e foggiare la nostra
esistenza e il processo totale della vita è stato dimenticato o deliberatamente
messo da parte”.
Nonostante il
tempo che passa (1895 – 1986), il suo discorso è così
attuale, così
veritiero. Krishnamurti fotografa con saggezza uno degli aspetti della nostra
esistenza e dello spregiudicato atteggiamento del vivere dei politici moderni.
Ci vuole un’intensa dose di ottimismo in questo sfascio. Non serve immaginare cosa ancora potrà accadere. Legittimare con prepotenza l’illegalità, rovesciando sugli altri la responsabilità ha diffuso emergenza e aggravato i disagi delle persone, oggi così dipendente da tutto e prigionieri del dramma politico. Tutto è ridotto a un’unica dimensione, la tutela di uno ai danni della collettività, bloccando ogni cosa. E’ vero, siamo tutti sotto pressione, ogni cosa si svuota di sensi. Cosa fare? Sinceramente non lo so se non quello di mobilitarci insieme per stabilire non solo bilanci, tasse e altro. C’è bisogno di crescita personale, di rilanciare il senso di appartenenza, di legalità e di umanità … tutto passa nell’educazione, nella famiglia e, in quello che resta, nelle relazioni civili (solidarietà, tolleranza, comprensione, disponibilità, …)