lunedì 18 luglio 2016

Ritiro di mettā - esperienza all'ILTK


Dal web: II signiflcato della parola di mettā

La parola pali mettā ha molteplici significati: benevolenza, gentilezza amorevole, magnanimità, fratellanza, concordia, armonia, mitezza, non violenza, il forte desiderio che gli altri stiano bene e felici.






La sala del Mandala è spaziosa, giochi di luci e ombre muovono le immagini del Buddha e del Dalai lama. Così inizia, con gli altri, il ritiro di metta. Osservo la stanchezza mentale e sento il caldo ma, insieme, trovo le migliori condizioni, insieme con gli altri dedico la giornata alla gentilezza amorevole. Ed è in quel contatto con me stessa e con ciò che mi circonda che la mente riprende la sua calma, comincia a svuotarsi e tutto rallenta. Il suono dei cembali tibetani avvisano l’inizio della meditazione. C’è fiducia in questa pratica, non ci sono parole e offro metta.





Sorrido! L’aria scorre e rinfresca la calda mente, mentre bombi si posano sui fiori di lavanda e piccole rane arboree sostano sulle foglie di loto. Poesia della natura … distrazioni necessarie dopo i tristi rumori del mondo. Espiro e inspiro, ritornando sui miei passi.





Nella pausa sento la calma ricercata. Giro il chokhor per diffondere tregua e pace mentre le bandiere di preghiere si muovono al lieve vento. Anche i gatti trovano protezione tra le mani del Buddha e lo stupa di Lama Yesce.



Buddha è presente ovunque, nei fiori, negli uccelli, nell’aria, nei compagni di meditazione. L’aria è fresca nel primo mattino, si respira bene meditando insieme. Contemplo ed esploro le sensazioni del corpo e mi dono luce.
   
   
Dimenticare il senso del tempo e accettare il dolore per ciò che è, non è cosa facile. La tenda della sala si sposta di poco lasciando filtrare una luce come un lampo, poi si assesta. E’ più caldo del solito oggi, il corpo è spossato e desidera sdraiarsi e addormentarsi. Poi la sala si popola silenziosamente di meditatori, mi distraggo un po’ osservando i loro rispettosi movimenti, sento l’effetto del gruppo, la stanchezza è grata. Riprendo a meditare e la mente-cuore è pervasa di gioia.
Il silenzio del primo mattino e l’aria fresca pervadono il mio essere. Le rondini volano senza posa tra i nidi e lo spazio aperto per nutrire i piccoli mentre le bandiere di preghiera si muovono come “cavalli del vento”, benedicendo luoghi vicini e lontani. I colori della natura si disperdono tra le nuvole rossastre …. Il sole sta sorgendo. Possa questo nuovo giorno essere di beneficio per tutti gli esseri.
Non è agevole far tacere la mente di fronte alle sofferenze del mondo, ma posso superare il mio piccolo mondo interiore con i suoi problemi e le sue  angosce. Le cose si complicano se nutriamo i pensieri affettivi perché, nel loro mantenersi, dividono e creano conflitti.
 
Possa io prendere cura di me stessa
Possa io lasciare andare
Possa la mia mente-cuore dimorare nell’equanimità.
Con il qi gong sorge benessere psicofisico e la bolla di energia la invio, dove la mia mente aspira. E’ così, la mente è molto complessa, ma è soprattutto una ricchezza dalla quale possiamo attingere ogni cosa … Poi metta e diffondo luce e calore all’amico e al nemico, senza discriminare. E’ possibile.
Il ritiro sta per terminare. Oggi è un giorno di sole, qualcuno è partito, le valigie sono pronte, il silenzio resta. Metta e respiro. Quando si sta con le cose come sono, il cuore si apre.
Sono grata per il rifugio ricevuto, grata a Paolo Testa una guida preziosa, grata al gruppo, grata all’ILTK per la serenità, la bellezza, l’ospitalità e per la loro presenza sincera. Grata nel silenzio.
 
 
Siamo troppo affascinati dai pensieri che li ricamiamo con tante parole. Possono essere intelligenti, sonanti, compiacenti, ma qualsiasi spiegazione non calma il cuore. Eppure mi sono utili per comunicare, come in questo momento e non mi dispiace se ho questa possibilità. Ho compreso che sui pensieri e le parole non sempre si può giocare. Non liberano perché non siamo liberi. Si creano storie che generano divisioni, conflitti e inumanità, questo non è amore. Il pensiero nutre qualsiasi desiderio, dalla pace e il ben-essere per ogni essere alla malevolenza per chi sfrutta e uccide esseri senzienti.
C’è molta  energia nella mente ed è difficile osservare in modo obiettivo ogni cosa, vaghiamo attraverso le limitate conoscenze o per supposizione, ma il mondo non è la mia percezione.Quante cose non vorrei, ma che senso ha gettarle via? Scaraventarle dove? Ciò che posso fare è trasformarle come fa il fuoco che purifica e converte. Io posso, noi possiamo eliminare le afflizioni … si può fare! Metta, come dice Paolo, è una terapia che produce effetti salutari, è una guida turistica del cuore, ma non dobbiamo sostare, non indugiare così il respiro si allunga fino a cessare, come il suono dei cembali tibetani. Un buon inizio in questa calda estate.
  
 

Vedo, sento, tocco, nulla è inanimato. Il canto degli uccelli e quel ragno fermo al centro della sua ragnatela mi riporta a un verso del Dhammapada: Se sei schiavo delle passioni - resti prigioniero della corrente del desiderio - come un ragno della tela - che lui stesso ha tessuto. (347)



Nella pausa il cammino è lento, non c’è fretta. Sono qui con quello che c’è e, le piccole cose, quasi insignificanti, manifestano la loro bellezza. Poi penso a come saremmo noi esseri umani se riuscissimo a percepire l’intero campo della vita; vedere, sentire, provare in modo non frammentario, pacificherebbe tutto. Purtroppo ogni fatto, ogni parola restringe il campo. Un triste episodio diventa sonante e, come l’eco, si espande, alimentando nuovi sentimenti, tristi umori e pregiudizi. Più lottiamo più ci stanchiamo. Quel piccolo fiore lillà, nascosto tra i fili d’erba, mi riporta qui e ritorno al respiro. Sono qui e il pensiero catena si spezza e scompare nel nulla. Possa io accettare le cose così come sono e dimenticare come mi conosco e com’ero. Inspiro luce, inspiro pace.



Da giorni non mi sazio d’informazioni, quello che accade deve accadere, nel bene e nel male. Stare senza pensare a ciò che avviene, non complica la mente, è come se ogni cosa riconquista la sua libertà, nessuna è esclusa e tutto è in armonia. Riaffiorano spontanea-mente le parole e sento la natura della gentilezza amorevole.