venerdì 16 ottobre 2015

Come ritornare alla Natura?


Thoreau nel suo splendido racconto “Walden” nel rammentare l’importanza della natura dei boschi scrive:

 
“Ho imparato che il commercio corrompe tutto ciò che tocca; e se anche si commerciasse in messaggi celesti, la maledizione del commercio colpirebbe comunque”.



 
Maremma Toscana  (foto di Gabriella Parra)
 
A nulla serve contribuire alla crescita economica se ciò che creiamo è poi minore in ciò che distruggiamo. Il fallimento del mercato è cosa nota. Tutto ciò che ci circonda, lo dimostra. Povertà, delusioni, sofferenza, malattie. Gli impatti negativi circolano nella nostra vita. Commerciare arricchisce pochi, ma anche loro pagheranno alla fine in salute …. a prescindere dall’avere. Le furbizie, le frodi, le evasioni e le abilità strategiche per innovare sono solo forme illusorie di benessere. Non c’è scambio equo, non c’è considerazione dell’altro. L’ego domina, inganna e distrugge. Solo la politica compiacente approfitta di questa pseudo libertà. Già! Libertà di inquinare, di distruggere nel nome di una creazione che alla fine uccide la stessa vita.

Oggi mantenere la natura nel suo innato aspetto è cosa assai faticosa. Comporta rinunce, adattamento, fatica, sofferenza, ma soprattutto abilità strategica che abbiamo perso. Non mi resta che cercare lo spazio dove ancora posso respirare.

Ecco, preferisco i boschi, quei pochi rimasti dove l’aria è libera e ci conduce davvero sopra ogni cosa.
 
 

 

giovedì 8 ottobre 2015

Ancora Guerra


 
L’Italia ha già deciso “con i nostri alleati di contrastare con la forza” per combattere l’Isis.

 Ricordo, quando al primo sentore in cui l’Italia sosteneva i “nostri alleati” in una “missione bellica”, le piazze si riempivano e le scuole si svuotavano. Una sensibilità apartitica fatta di colori e di solidarietà di gente di ogni età. Oggi i nostri giovani non sanno neppure in che mondo vivono.


Foto Gabriella Parra

A scuola s’insegna come diventare un uomo d’affari, una persona di successo, ma la conoscenza dei testi non è la realtà. La politica è ormai una malattia mondiale, un virus che sta infettando ogni cosa. L’obbedire senza reagire è negare la libertà. L’autorità di una qualsiasi idea o di chi afferma di sapere è qualcosa di alterante ... resterò sempre nella convinzione che la scuola deve operare una profonda trasformazione negli esseri umani, s’impara non solo dai libri ma da ogni cosa che muove la vita.

Non illudiamoci, in questo modo, di tenere le nuove generazioni fuori dalla sofferenza. Continuiamo a fare le guerre, chiamiamole intelligenti o salvifiche se combattono il pericolo numero 1. Ma si sa che non è solo il "nemico" ad armarsi, siamo noi "pacifisti" occidentali che armiamo il nemico. L’Isis ha le sue colpe ed è terrificante il suo agire … ma le armi che usa sono anche nostre. E mi rende triste che al Ministero della Difesa ci sia una donna, Roberta Pinotti, che non esprime quel modo diverso di concepire la realtà tipica dell’archetipo femminile. In questa ministra manca la cultura che porta a comprendere le vie più profonde dell’esistenza.
Dov'è finita la Costituzione?

Di Lei faccio buon uso fin che sono educatrice. La materia è incandescente, la politica è servile agli interessi personali e alle alleanze forti. Il ripudio alla guerra è un valore sacro, non solo nel rispetto della fonte principale del nostro ordinamento, ma perché i nostri giovani possano creare le condizioni sempre più favorevoli al negoziato e alla pacifica convivenza. Non possiamo più condizionarli in quel quadro politico nel quale vivono.