Thoreau nel suo splendido racconto “Walden” nel
rammentare l’importanza della natura dei boschi scrive:
“Ho imparato che il commercio corrompe tutto ciò che
tocca; e se anche si commerciasse in messaggi celesti, la maledizione del
commercio colpirebbe comunque”.
Maremma Toscana (foto di Gabriella Parra)
A nulla serve contribuire alla crescita economica se
ciò che creiamo è poi minore in ciò che distruggiamo. Il fallimento del mercato
è cosa nota. Tutto ciò che ci circonda, lo dimostra. Povertà, delusioni,
sofferenza, malattie. Gli impatti negativi circolano nella nostra vita. Commerciare
arricchisce pochi, ma anche loro pagheranno alla fine in salute …. a prescindere
dall’avere. Le furbizie, le frodi, le evasioni e le abilità strategiche per
innovare sono solo forme illusorie di benessere. Non c’è scambio equo, non c’è
considerazione dell’altro. L’ego domina, inganna e distrugge. Solo la politica
compiacente approfitta di questa pseudo libertà. Già! Libertà di inquinare, di
distruggere nel nome di una creazione che alla fine uccide la stessa vita.
Oggi mantenere la natura nel suo innato aspetto è
cosa assai faticosa. Comporta rinunce, adattamento, fatica, sofferenza, ma
soprattutto abilità strategica che abbiamo perso. Non mi resta che cercare lo
spazio dove ancora posso respirare.
Ecco, preferisco i boschi, quei pochi rimasti dove l’aria
è libera e ci conduce davvero sopra ogni cosa.